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I Gestori idrici del FVG insieme per una gestione dell’acqua integrata ed efficiente

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A partire dal 2017, con la costituzione dell’Agenzia Unica per il Servizio Idrico e Rifiuti (AUSIR), è iniziato un percorso virtuoso di collaborazione tra le società di gestione, grazie al quale i Gestori del FVG hanno intuito la grande opportunità di un approccio congiunto per la predisposizione dei Piani di Sicurezza delle Acque (WSP), che già si profilavano come un successivo obbligo di legge (Direttiva Europea 2015/1787, DM 14 giugno 2016, Nuova Direttiva UE Acque Potabili 2020/2184 del 16/12/2020).
Nel 2018, con la sottoscrizione di un documento comune, POLITICHE DI ATTUAZIONE DI UN PIANO PER LA SICUREZZA IDROPOTABILE (WATER SAFETY PLAN) CONDIVISO DAI GESTORI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA, i Gestori avviavano un percorso condiviso descritto nei seguenti punti:

  1. Ottimizzazione dello sfruttamento di diverse fonti di approvvigionamento
  2. Cooperazione tra Enti e Gestori e tra Gestori
  3. Ricerca degli inquinanti emergenti (normati e non normati)
  4. Indagini chimiche e microbiologiche con strumentazione avanzata per l’identificazione di elementi inquinanti non ancora normati
  5. Monitoraggio e analisi della risorsa idrica
  6. Individuazione di processi e tecnologie innovative

I lavori nei due anni seguenti, si sono svolti su diversi tavoli tecnici, anche con il supporto del neocostituito Comitato Scientifico dei gestori del SII, composto dai rappresentanti dei gestori e dall’Università di Udine. Sono stati delineati i criteri comuni per la valutazione, in forma predittiva dei possibili eventi comunemente individuati, dei Rischi dei sistemi acquedottistici, contemplando Gravità e Probabilità omogenee e ipotizzando altresì le misure di contenimento. 


 

IL MASTERPLAN DELLE INTERCONNESSIONI DEGLI ACQUEDOTTI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Nel dicembre del 2020, i Gestori del servizio idrico Integrato, operanti nel Friuli Venezia Giulia ed in alcuni Comuni del veneto Orientale, hanno costituito un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) per realizzare le interconnessioni necessarie a collegare idraulicamente i diversi bacini di prelievo dell’acqua dei rispettivi sistemi acquedottistici, per aumentare la resilienza del sistema di captazione complessivo: il Master Plan.
Ai fini di questo progetto è risultato fondamentale aver ben chiaro il nuovo contesto del territorio, caratterizzato da situazioni di stress ambientale legate ai cambiamenti climatici, con periodi di scarsità d’acqua o di vera e propria prolungata siccità, alternati ad eventi catastrofici con allagamenti e danneggiamenti delle infrastrutture di captazione delle acque, fino a pochi anni fa inimmaginabili.
E’ stato deciso di sviluppare una pianificazione concreta e sostenibile per la realizzazione di interconnessioni tra i diversi bacini di approvvigionamento, in grado di assicurare, in caso di indisponibilità parziale o totale di alcuni di essi, il mantenimento della regolarità del servizio acquedottistico con adeguati standard di qualità e quantità.
Il Masterplan è ormai realtà, sono in corso le ultime verifiche da parte dei Gestori prima della sua trasmissione ad AUSIR ed alle Regioni, Veneto e Friuli Venezia Giulia, che potranno così contare su importanti informazioni nelle rispettive funzioni di pianificazione del territorio e degli interventi di messa in sicurezza di questa preziosa e unica risorsa.


 

IL PROGETTO SMART WATER MANAGEMENTE FVG

La Rete Smart Water Management FVG nasce dalla necessità dei Gestori di affrontare i temi delle perdite idriche e della manutenzione di reti ed impianti per assicurare un contenimento delle dispersioni idriche, il contenimento del consumo di energia per il trasporto dell’acqua a tutti gli utenti e per adottare metodi più efficaci ed efficienti nella manutenzione del sistema regionale di distribuzione dell’acqua potabile. 
In quest’ambito, il Bando PNRR 2C4-4-4.2 ha offerto l’opportunità di sviluppare un’idea progettuale unitaria, in grado di elevare lo standard operativo ed infrastrutturale dei singoli sistemi acquedottistici ai più moderni livelli di performance internazionali, per le aree urbanizzate e per quelle rurali o remote, dalla montagna alla costa.

Il progetto, denominato Smart Water Management - GESTIONE AVANZATA DEI SISTEMI IDRICI PER LA RIDUZIONE DELLE PERDITE SULLE RETI DI DISTRIBUZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA E DEL VENETO ORIENTALE, è stato sviluppato interamente a cura della Rete dei Gestori e coniuga la concretezza di chi gestisce quotidianamente il servizio alla cittadinanza, con la volontà di forte innovazione nell’approccio e nella pianificazione degli interventi, resa possibile dall’evoluzione di strumenti di controllo, monitoraggio e gestione di reti, impianti e serbatoi in ottica di asset management.
Smart Water Management FVG rappresenta anche un esempio virtuoso di cooperazione tra i gestori ed il mondo della ricerca applicata al mondo dell’acqua potabile che, unendo capacità professionali, visione del futuro e forte radicamento sul territorio alle sue esigenze, è sicuramente replicabile nel resto del Paese e dell’Unione Europea, con ricadute positive sull’ambiente.

Per questi motivi il Progetto, presentato da Ausir FVG (Autorità Unica per il servizio idrico e rifiuti), si è aggiudicato un finanziamento dell’importo complessivo di 37,4 Milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” per una spesa ammissibile di 48,0M€. 
Grazie a questo progetto si prevede di diminuire del 13% le perdite idriche nella rete di tutti i territori di riferimento entro il 2026, realizzando una digitalizzazione estesa della rete ed una sua sofisticata e precisa modellazione, consentendo così di gestire dinamicamente la pressione, adottando un modello di asset management fortemente innovativo di reti e impianti garantendo il miglioramento delle condizioni di fornitura. 

“Smart water management” prevede l’installazione di diverse tecnologie innovative sull’intera rete idrica dei territori:

  1. i contatori “smart” per controllare l’erogazione di acqua da remoto e quindi conoscere in tempo reale i consumi per agire nell’immediato su eventuali perdite; 
  2. appositi strumenti per trovare il valore ottimale della pressione in rete da mantenere per fornire un servizio di qualità e senza interruzioni e per limitare le perdite e gli sprechi; 
  3. l’estensione in tutto il territorio della distrettualizzazione delle reti;
  4. L’utilizzo di speciali algoritmi, con un’analisi avanzata della rete, grazie ai principi e metodi dell’intelligenza artificiale e del machine learning, che renderanno possibili l’incrocio dei dati storici delle perdite con gli attuali consumi ed i parametri funzionali di esercizio per prevedere dove e come insorgeranno le future perdite e le criticità di rete, orientando in modo oggettivo ed efficiente gli interventi di risanamento e manutenzione;
  5. un’azione di formazione e professionalizzazione del “personale esperto” delle società della Regione che sarà anche innestato di nuove risorse giovani e ad alto potenziale, a garanzia del mantenimento di alti standard di servizio negli anni futuri a prescindere dalle più avverse condizioni ambientali dovute ai cambiamenti climatici.


 

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