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Le ottime ragioni dell’acqua di rubinetto

AcegasApsAmga, in coerenza con i valori del Gruppo Hera, è impegnata nel diffondere le “buone pratiche” come la divulgazione di una cultura dell’acqua di rete, al fine di ridurre l’impatto ambientale derivante dal consumo delle acque in bottiglia, massiccio nel nostro Paese. L’Italia, infatti, è tra i più grandi consumatori di acqua in bottiglia al mondo, al primo posto in Europa, con un consumo annuo medio procapite pari a circa 200 litri.

Esistono invece ottime ragioni per preferire l’acqua di rubinetto:

È PIÙ CONTROLLATA I controlli sono regolamentati da normative differenti e più rigide rispetto a quelli previsti sull’acqua in bottiglia. 

È PIÙ ECONOMICA Considerando un consumo medio di mille litri all’anno per una famiglia di tre persone e il prezzo medio di 30 centesimi per litro di alcune acque minerali naturali in commercio, la spesa annua per l’acqua in bottiglia è di circa 300 euro. Invece, la spesa per la stessa quantità di acqua proveniente da acquedotto è di 1,71 euro all’anno. 

CONTRIBUISCE A PRODURRE MENO RIFIUTI Le bottiglie contribuiscono sensibilmente ad aumentare la quantità di rifiuti prodotti, soprattutto plastica (PET), che stanno soffocando il pianeta.130 litri di acqua imbottigliata producono circa 4 chili di rifiuti. 

INQUINA MENO E RIDUCE GLI SPRECHI DI ENERGIA Il trasporto delle confezioni d’acqua influisce sulla qualità dell’aria, poiché le bottiglie percorrono molti chilometri su strada prima di arrivare sulle nostre tavole, viaggiando solo per il 18% del totale su ferrovia. Inoltre per produrre acqua in bottiglia è necessario un notevole impiego di energia elettrica.

450 mila litri di acqua di rubinetto erogati nelle mense e negli uffici del Gruppo Hera.

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