L'acquedotto Randaccio
L'acquedotto Randaccio
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L'Acquedotto Giovanni Randaccio costituisce il sito principale del sistema acquedottistico di Trieste.
In questo impianto si concentrano le attività di raccolta dell'acqua, addotta dal trasporto primario, destinata al processo di potabilizzazione e distribuzione a Trieste e alcune località limitrofe.
Il comprensorio è ubicato in località San Giovanni di Duino e si estende tra l'omonimo abitato e la cartiera Burgo, nella zona compresa tra la SS 14 e il raccordo autostradale Lisert-Trieste, per una superficie complessiva di circa 77.000 mq, comprese le aree adibite a parco e a bosco.
Oltre alle opere di captazione del Sardos, presso il Randaccio sono situati i seguenti impianti:
- L'impianto di potabilizzazione costituito da:
- i serbatoi interconnessi di acqua greggia per un volume totale di circa 13.000 mc
- il sistema di iniezione del flocculante con relativo stoccaggio, utilizzato solo in caso d'emergenza
- il sistema di filtrazione costituito da 16 filtri a sabbia con sistema automatico di controlavaggio
- i serbatoi interconnessi dell'acqua filtrata (6.000 mc complessivi)
- il sistema di disinfezione mediante Ipoclorito di Sodio con relativo stoccaggio
- Gli impianti di pompaggio del "trasporto secondario" dell'acqua potabile costituiti da:
- il sistema di sollevamento principale dell'acqua verso le torri piezometriche di Sistiana e di Dosso Petrinia
- il sistema di risollevamento verso il serbatoio di Monte Coisce
La stazione di ricevimento di energia elettrica ad alta tensione (132 kV) e supportata da una linea di riserva a 20 kV, che costituisce alimentazione di tutte le utenze del comprensorio e degli impianti di captazione del Sardos e del Timavo.
La sala controllo, presidiata 24 ore su 24 da un operatore incaricato della conduzione e supervisione di tutto il sistema acquedottistico dell'Area Territoriale di Trieste.
La condotta sottomarina
Nel 1970, per fronteggiare l'aumento dei fabbisogni di approvvigionamento idrico, si realizzò un nuovo acquedotto sottomarino che, posato sul fondo del golfo di Trieste, procede parallelo alla linea di costa, partendo dal Villaggio del Pescatore, tra Duino e Monfalcone, e ricollegandosi con la condotta principale all'altezza del cavalcavia ferroviario di Barcola.
La condotta è composta da un primo tratto interrato che va dall'impianto "Giovanni randaccio" di S.Giovanni di Duino fino alla torre piezometrica di dosso Pietrina e poi degrada lungo il pendio carsico fino alla spiaggia del Villaggio del Pescatore. Da questo punto inizia il percorso sottomarino di 18.108 m fino all'approdo del Molo Zero del Punto Franco Vecchio, all'ingresso occidentale della città. L'allacciamento alla rete idrica cittadina avviene dopo un ulteriore tratto interrato di qualche centinaio di metri, che sottopassa i binari dello scalo ferroviario del porto e della stazione di Trieste centrale.
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