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null Il Gruppo Hera approva i risultati al 31/12/2022
21/03/2023
Il Gruppo Hera approva i risultati al 31/12/2022

L'esercizio si chiude positivamente con i principali indicatori economico-finanziari in crescita. La solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo e la struttura industriale multibusiness hanno consentito alla multiutility di mantenere basso il profilo di rischio e aumentare la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder. In rialzo la proposta di dividendo, pari a 12,5 centesimi per azione.

Highlight economico-finanziari

 

  • Ricavi a 20.082‬ milioni di euro (+90,3%)
  • Margine operativo lordo (MOL)* a 1.295,0 milioni di euro (+6,2%)
  • Utile netto* di pertinenza degli Azionisti a 322,2 milioni di euro
  • Indebitamento finanziario netto a 4.249,8 milioni di euro, con debito netto/MOL* a 3,28x che scende a circa 2,9x al netto dello stoccaggio gas
  • Proposta di dividendo in crescita a 12,5 centesimi di euro per azione (+4,2%)

 

Highlight operativi

  • Risultati positivi derivanti dalla crescita sia organica sia per linee esterne)
  • Rilevanti contributi dall'area gas e dal settore ambiente, con interventi importanti nell'ambito dell'economia circolare e dei green gas)
  • Consolidamento delle posizioni di primo operatore nel settore ambiente, secondo nell'idrico e terzo operatore nell'energy, con oltre 3,5 milioni di clienti energy)
  • MOL a valore condiviso in forte crescita a 670,3 milioni (+17,5%), pari a circa il 52% del MOL complessivo)
  • Conferma per il terzo anno consecutivo, nel Dow Jones Sustainability Index, World & Europe, come migliore azienda del settore Multi-Utility & Water)


Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi all'unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2022 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità.)

 

 

Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:


"L'esercizio 2022 si è chiuso positivamente, con risultati superiori alle attese e in piena coerenza con i trimestri precedenti. Dopo il 2021, questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni dal Gruppo Hera, maggiormente apprezzabile alla luce del contesto esterno in cui è stata realizzata. Forti del nostro consolidato modello di business e grazie alle politiche improntate all'avversione al rischio, abbiamo riconfermato ancora una volta il nostro impegno per la creazione di valore per l'azienda e per tutti i nostri stakeholder. Anche la proposta di aumentare il dividendo a 12,5 centesimi per azione, in linea con quanto annunciato in sede di presentazione del Piano industriale al 2026, va in questa direzione. Se da un lato abbiamo continuato ad investire per fronteggiare la crisi energetica e per mantenere tutti i nostri asset resilienti e performanti, al fine di garantire l'esecuzione dei nostri piani strategici e la qualità di tutti i servizi gestiti, dall'altro abbiamo proseguito anche lo sviluppo aziendale per linee esterne, con operazioni di M&A nei settori energy e ambiente, con l'obiettivo di consolidare la nostra posizione nei mercati di riferimento e migliorare ulteriormente competitività ed efficienza delle soluzioni proposte ai nostri clienti."

 

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:


"I positivi risultati raggiunti ci consentono di affrontare con fiducia il futuro, continuando a investire per crescere e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture. L'efficiente gestione finanziaria, unita alla generazione dei flussi di cassa, ha permesso di chiudere l'esercizio 2022 con un rapporto indebitamento netto/MOL pari al 3,28x che, se escludiamo gli investimenti per lo stoccaggio gas ormai in fase di rientro, scende al di sotto del 3x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility. Il MOL a valore condiviso è salito a 670 milioni, il 51,8% del totale, con una crescita superiore a quella del MOL complessivo, che dimostra come progressivamente stiamo rendendo sempre più sostenibili le nostre attività. Il 2022 è stato anche un anno record per gli investimenti, oltre 700 milioni di euro, di cui il 62% messi in campo per perseguire la neutralità carbonica, favorire l'economia circolare, abilitare la resilienza e innovare. Vanno in questa direzione anche alcune iniziative innovative nell'ambito delle rinnovabili: ad esempio, nel 2022 abbiamo ampliato la capacità produttiva di biometano di circa il 50%, con la realizzazione di un secondo impianto, e siamo stati i primi in Italia a immettere un blending idrogeno-gas naturale nella rete domestica cittadina. Grazie anche a quest'ultima operazione le nostre reti di distribuzione gas diventano così allineate alla Tassonomia europea."

 

Crescita aziendale ininterrotta e creazione di valore per gli stakeholder, grazie al consolidato modello multibusiness e alle valide politiche gestionali


Grazie al consolidato modello multibusiness, bilanciato tra attività regolamentate e a libero mercato, e a una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale, il Gruppo Hera ha chiuso l'esercizio 2022 con risultati economici e investimenti in crescita rispetto all'anno precedente, affrontando positivamente uno scenario esterno particolarmente complicato, caratterizzato dal perdurare della volatilità del mercato energetico e da una situazione geopolitica internazionale molto instabile. Le politiche gestionali messe in atto dal Gruppo, unitamente al solido e resiliente modello industriale, si sono dimostrati ancora una volta efficaci nel rispondere a tali complessità esogene, consentendo di garantire la continuità e qualità dei servizi e la creazione di valore per tutti gli stakeholder, perseguendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile. Oltre alla flessibilità nei confronti dei fornitori, che hanno potuto rivedere le condizioni di fornitura sulla base dell'andamento dell'inflazione, sono state numerose le iniziative a sostegno dei clienti, con particolare attenzione alle utenze più deboli: dal potenziamento delle rateizzazioni all'estensione dei protocolli con i Comuni e dei bonus sociali per il teleriscaldamento, fino al supporto di strumenti digitali e di operatori qualificati sull'analisi e sull'efficientamento dei consumi.
Il Gruppo ha, pertanto, saputo trasformare le sfide in opportunità ed ha confermato un importante volume di investimenti per la transizione energetica, l'economia circolare e l'innovazione, con progettualità concrete e coerenti con le principali policy nazionali e internazionali. In particolare, per il 2022 si segnala un incremento di oltre il 20% degli investimenti rispetto al 2021, a riprova dell'attenzione continua del Gruppo alla valorizzazione ed al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, e con l'obiettivo finale di continuare a generare valore per gli stakeholder.
Inoltre, proseguendo nell'impegno di fornire soluzioni efficienti, innovative e competitive in termini di costi e sostenibilità ai propri clienti, il Gruppo Hera ha continuato a cogliere le opportunità di ampliamento del proprio perimetro industriale attraverso operazioni di M&A. Nell'area energy attraverso Hera Comm è stata acquisita la società Con Energia, mentre nell'area ambiente si segnala l'acquisizione da parte di Marche Multiservizi della società Macero Maceratese, specializzata nel recupero e nel trattamento dei rifiuti in provincia di Macerata.
Nelle ultime settimane sono state poi portate a termine due ulteriori operazioni, che produrranno effetti a partire dal 2023. La prima, di particolare rilievo, riguarda l'acquisizione attraverso Herambiente Servizi Industriali del 60% della società modenese A.C.R. di Reggiani Albertino S.p.A.®, una delle maggiori realtà italiane operante nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all'oil&gas. Tale partnership, oltre a rafforzare il primato della multiutility nell'area ambiente, ha determinato la nascita del maggiore operatore italiano nel settore delle bonifiche ambientali e nel global service dei rifiuti industriali, con una copertura capillare in tutto il Paese, e porterà un contributo pari a circa 20 milioni di euro al margine operativo lordo consolidato del Gruppo. La seconda, conclusa lo scorso 14 marzo, riguarda l'acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC da parte del Gruppo Hera, tramite la controllata Acantho, e di Ascopiave, che sono arrivate così a detenere rispettivamente le quote del 36,8% e del 55,2%.

 

 

 

Ricavi in forte rialzo a oltre 20 miliardi di euro


I ricavi 2022 del Gruppo Hera salgono a 20.082 milioni di euro, in deciso rialzo rispetto ai 10.555,3 milioni del 2021. In particolare, hanno registrato una forte crescita i settori dell'energia, per effetto dell'incremento dei prezzi delle commodity energetiche, a cui si sono aggiunti l'ampliamento della base clienti e le maggiori attività legate alla vendita di servizi e soluzioni a valore aggiunto per l'efficienza energetica e l'autoproduzione. Ai maggiori ricavi del settore ambiente hanno contribuito soprattutto la produzione di energia, le nuove acquisizioni nel mercato industria e la crescita dei prezzi nei mercati presidiati.
 

Margine operativo lordo (MOL)* in crescita a 1.295 milioni di euro


Il margine operativo lordo* dell'esercizio 2022 sale a 1.295 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto ai 1.219,4 al 31 dicembre 2021. Questo incremento, legato particolarmente alle buone performance dell'area ambiente, in crescita di 46,3 milioni, e al contributo complessivo delle aree energy per 28,8 milioni, è maggiormente apprezzabile considerando che assorbe anche l'effetto negativo, per circa 22 milioni di euro, derivante dalla revisione del Wacc da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) con efficacia dal 1° gennaio 2022.
 

Gestione finanziaria sostanzialmente stabile e risultato ante imposte* in crescita a 502,9 milioni di euro


Il risultato della gestione finanziaria al 31 dicembre 2022 è pari a 125 milioni di euro, in leggera crescita per 5,2 milioni rispetto all'anno precedente. La variazione è riconducibile prevalentemente all'incremento dell'indebitamento finanziario netto generato dall'attività di stoccaggio gas e dall'assorbimento di capitale circolante generato dall'incremento dei prezzi delle commodity energetiche rispetto ai valori del 2021. Il risultato ante imposte* sale a 502,9 milioni di euro con un aumento del 3,2% rispetto ai 487,5 milioni dell'esercizio 2021, compensando completamente gli incrementi registrati negli ammortamenti e accantonamenti e nella gestione finanziaria.
 

Risultato netto* in aumento a 372,3 milioni di euro


Il tax rate dell'esercizio 2022 è pari al 26%, rispetto ai 26,8% del 2021: il miglioramento deriva principalmente delle agevolazioni straordinarie, sotto forma di credito d'imposta, introdotte per l'acquisto di energia elettrica e gas che hanno rappresentano componenti positivi di reddito non tassati, oltre che di benefici derivanti dall'affrancamento di alcuni maggiori valori originatisi a fronte di acquisizioni societarie. Il risultato netto* al 31 dicembre 2022 si attesta quindi a 372,3 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto ai 356,9 milioni dell'anno precedente.
 

Utile netto* di pertinenza degli Azionisti a 322,2 milioni di euro


L'utile netto* di pertinenza degli Azionisti al 31 dicembre 2022 si attesta a 322,2 milioni, in crescita (+1,4%) rispetto al dato omogeneo del 2021, ottenuto depurando le componenti di reddito straordinario non ricorrenti per 12,6 milioni di euro.
 

Investimenti in forte crescita e indebitamento finanziario netto influenzato dall'incremento degli stoccaggi di gas


Nel 2022 gli investimenti operativi del Gruppo Hera, al lordo dei contributi in conto capitale, hanno raggiunto i 709,5 milioni di euro, in aumento del 20,5% rispetto al 2021: i principali interventi hanno riguardato impianti, reti e infrastrutture, a cui si sono aggiunti gli adeguamenti normativi legati soprattutto alla distribuzione gas e al ciclo idrico integrato, rispettivamente per la sostituzione massiva dei contatori di nuova generazione e per interventi specifici nell'ambito depurativo e fognario.
Anche grazie all'importante volume di investimenti sulle reti e sugli asset del Gruppo, la RAB è salita a 3,4 miliardi di euro, in crescita di 133 milioni di euro rispetto al 2021.
Sono da considerare, inoltre, le significative risorse finanziarie investite per incrementare i volumi di gas in stoccaggio. Tali risorse - che al 31 dicembre 2022 risultano pari a 503,7 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 200 milioni per i prelievi effettuati nel mese di dicembre che non si sono ancora tradotti in flussi di cassa - rappresentano un investimento strategico a breve termine in quanto hanno consentito al Gruppo di garantire sicurezza e flessibilità nella fornitura del gas ai propri clienti.
L'indebitamento finanziario netto sale a 4.249,8 milioni di euro rispetto ai 3.261,3 milioni al 31 dicembre 2021. Tale crescita è riconducibile principalmente all'incremento del capitale circolante netto determinato dalla significativa attività di stoccaggio gas e dai maggiori prezzi delle commodities energetiche nel 2022 rispetto ai valori dello scorso anno, nonché agli importanti investimenti del periodo e alle attività di M&A (acquisizione del 100% di Con Energia e del 70% di Macero Maceratese).
Il rapporto tra debito netto e MOL* sale a 3,28x rispetto al 2,67x del 2021, ma se si esclude la riserva di gas negli stoccaggi ormai quasi completamente svuotati, tale rapporto si attesta su un valore pari a circa 2,9x, ovvero al di sotto della storica politica prudenziale e perfettamente in linea con i target di performance della multiutility.
Il risultato della gestione fa registrare un rendimento sul capitale proprio (ROE) a doppia cifra, pari al 10,0%.

 

Proposta di dividendo in aumento a 12,5 centesimi per azione


A conferma dell'attenzione alla generazione di valore per gli azionisti e in linea con quanto annunciato lo scorso febbraio in sede di presentazione del Piano industriale al 2026, in considerazione dei positivi risultati raggiunti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all'Assemblea dei Soci del 27 aprile la distribuzione di un dividendo di 12,5 centesimi per azione, in rialzo di 0,5 centesimi rispetto all'ultimo dividendo pagato. Un aumento di cui beneficerà a cascata l'intera politica dei dividendi in arco piano, per arrivare ai 15 centesimi per azione nel 2026.
Lo stacco della cedola avverrà il 19 giugno 2023, con pagamento a partire dal 21 giugno 2023. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 20 giugno 2023.

 

 

Approvata la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti


Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.

 

 

MOL a valore condiviso in forte crescita a 670,3 milioni: riconfermato l'impegno per la sostenibilità e l'attenzione agli stakeholder

 


A riconferma dell'impegno della multiutility per la sostenibilità e dell'attenzione alla creazione di valore nei territori serviti, nel 2022 il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business in grado di rispondere agli obiettivi dell'Agenda Globale, è salito a 670,3 milioni, in aumento del 17,5% rispetto al 2021, e corrisponde al 51,8% del MOL complessivo. Un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale e con l'obiettivo di arrivare al 70% nel 2030, lungo un percorso che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell'azienda. In particolare, nel 2022 gli investimenti nei driver del valore condiviso ammontano a 510 milioni di euro, circa il 62% del totale. Senza considerare che circa il 90% degli investimenti ammissibili alla Tassonomia risulta già allineato ai criteri del Regolamento europeo.
Le best practice del Gruppo Hera nelle dimensioni ESG hanno portato la multiutility alla riconferma, per il secondo anno consecutivo, tra le migliori società a livello internazionale nella ESG Evaluation effettuata da S&P Global Ratings e, per il terzo anno consecutivo, nel Dow Jones Sustainability Index, World & Europe, uno dei più autorevoli indici borsistici al mondo di valutazione della responsabilità sociale, posizionandosi come migliore azienda del settore Multi-Utility & Water.

 

 

 

Nell’ambito della crescita del Gruppo Hera, si inseriscono i risultati e le attività della controllata AcegasApsAmga.

 


Il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera e Presidente di AcegasApsAmga, Tomaso Tommasi di Vignano, ha dichiarato: "L'esercizio 2022 del Gruppo Hera si è chiuso positivamente, con risultati superiori alle attese e in piena coerenza con i trimestri precedenti. Dopo il 2021, questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni, maggiormente apprezzabile alla luce del contesto esterno in cui è stata realizzata. Forti del nostro consolidato modello di business e grazie alle politiche improntate all'avversione al rischio, abbiamo riconfermato ancora una volta il nostro impegno per la creazione di valore per l'azienda e per tutti i nostri stakeholder. Anche la proposta di aumentare il dividendo a 12,5 centesimi per azione, in linea con quanto annunciato in sede di presentazione del Piano industriale al 2026, va in questa direzione. Se da un lato abbiamo continuato ad investire per fronteggiare la crisi energetica e per mantenere tutti i nostri asset resilienti e performanti, al fine di garantire l'esecuzione dei nostri piani strategici e la qualità di tutti i servizi gestiti, dall'altro abbiamo proseguito anche lo sviluppo aziendale per linee esterne, con operazioni di M&A nei settori energy e ambiente, con l'obiettivo di consolidare la nostra posizione nei mercati di riferimento e migliorare ulteriormente competitività ed efficienza delle soluzioni proposte ai nostri clienti. Nel trend positivo del Gruppo Hera si inseriscono anche i risultati di AcegasApsAmga, che ha registrato un MOL al 31 dicembre 2022 pari a 206 milioni, in crescita del 7% rispetto al 2021. Per il raggiungimento di questi obiettivi è risultato sostanziale anche il contributo delle controllate ASE (AcegasApsAmga Servizi Energetici) e HSE (Hera Servizi Energia) che, dal 1° gennaio 2023, sono state integrate in un'unica società dando vita a una delle maggiori Energy Service Company (ESCo) del Paese, in grado di garantire la massima qualità ed efficienza nei servizi di riqualificazione energetica per Pubblica Amministrazione, clienti industriali e condomini."
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L'Amministratore Delegato di AcegasApsAmga, Roberto Gasparetto, ha rilasciato il seguente commento: "Questa chiusura di bilancio molto positiva ha visto anche importanti risultati sul fronte del PNRR, con particolare riferimento a progettualità volte a rispondere alle sfide dettate dai cambiamenti climatici. Sul fronte del servizio idrico sia in Veneto che in Friuli Venezia Giulia, AcegasApsAmga si è unita in rete con gli altri gestori per presentare, insieme agli enti di controllo, progetti volti a efficientare la distribuzione acquedottistica e la depurazione delle acque nei due ambiti di riferimento. Questa visione e progettualità congiunta è stata determinante per l'aggiudicazione di un finanziamento nell'ambito del PNRR di 33 milioni di euro per la rete del Veneto (di cui 12,5 milioni per AcegasApsAmga) e 37 milioni per la rete del Friuli-Venezia Giulia (di cui 6,1 milioni per AcegasApsAmga). In ottica di transizione energetica, di grande rilevanza è anche il progetto "Smart Grid" per il Porto di Trieste presentato da AcegasApsAmga e aggiudicatosi a sua volta un finanziamento del PNRR del valore di 18 milioni. Un'iniziativa che renderà la rete elettrica della città in grado di accogliere le nuove esigenze energetiche, a partire dall'importante progetto di elettrificazione delle banchine portuali. Anche in questo caso la partnership con il Porto di Trieste e Terna è stato un elemento portante per il valore del progetto."

 

 

* Al fine di rendere la lettura dei risultati più aderente alle effettive performance del business gas e garantire una migliore comparabilità degli stessi, i valori con asterisco includono una rettifica gestionale che considera la valorizzazione dei flussi immessi in stoccaggio ai prezzi correnti del periodo di iniezione, con l'esclusione pertanto degli approvvigionamenti destinati alla consegna ai clienti finali con costi definiti nel 2021 (molto inferiori ai costi 2022). Si rinvia al paragrafo "Riconciliazione special item e rettifiche gestionali con schemi di bilancio", che contiene la riconciliazione tra gli schemi gestionali e quelli di bilancio Ifrs.