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null Il CdA del Gruppo Hera approva i risultati del primo trimestre 2023
10/05/2023
Il CdA del Gruppo Hera approva i risultati del primo trimestre 2023

La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia la crescita dei principali indicatori economico-finanziari, dimostrando ancora una volta la solidità patrimoniale e la forza del modello multibusiness. La multiutility continua a coniugare la crescita aziendale con lo sviluppo sostenibile, confermando il proprio impegno per la creazione di valore per tutti gli stakeholder, a partire dall’ecosistema territoriale di riferimento

Highlight economico-finanziari

  • Ricavi a 5.628,9 milioni di euro (+6,0%)
  • Margine operativo lordo (MOL)* a 410,2 milioni di euro (+9,4%)
  • Utile netto di pertinenza degli Azionisti* a 128,2 milioni di euro (+0,7%)
  • Indebitamento finanziario netto a 3.777,6 milioni di euro in diminuzione dell’11% rispetto al valore del 31.12.22, con debito netto/MOL* a 2,84x

Highlight operativi

  • Buon contributo alla crescita da parte dei principali business, con particolare riferimento ai settori energetici e all’area ambiente
  • Ulteriore sviluppo di iniziative per la transizione ecologica e l’economia circolare, grazie a impianti all’avanguardia e servizi sempre più green 
  • Continua la crescita della base clienti energy, pari a quasi 3,6 milioni di unità

 


Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati consolidati del primo trimestre 2023. 

Per il Gruppo Hera il primo trimestre si chiude con risultati economici e investimenti in crescita rispetto all’anno precedente, sebbene nei primi mesi del 2023 l’attività economica globale continui a risentire di un’elevata incertezza, che incide sulla volatilità dei prezzi delle materie prime e frena l’attività produttiva e il commercio internazionale. Lo sviluppo, sia per linee interne che esterne, del portafoglio multibusiness ha permesso di consuntivare ottime performance economico-finanziarie perseguendo la creazione di valore per tutti gli stakeholder. 
La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia, quindi, la crescita dei principali indicatori, dimostrando ancora una volta la solidità patrimoniale e la forza del modello industriale del Gruppo. L’incremento degli investimenti del 20,5% rispetto all’anno precedente è una ulteriore riprova dell’attenzione continua del Gruppo alla crescita, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti.

* Al fine di rendere la lettura dei risultati più aderente alle effettive performance del business gas e garantire una migliore comparabilità degli stessi, i valori con asterisco includono una rettifica gestionale che considera la valorizzazione dei flussi immessi in stoccaggio ai prezzi correnti del periodo di iniezione, con l'esclusione pertanto degli approvvigionamenti destinati alla consegna ai clienti finali con costi definiti nel 2021 (molto inferiori ai costi 2022). Si rinvia al paragrafo "Riconciliazione special item e rettifiche gestionali con schemi di bilancio", che contiene la riconciliazione tra gli schemi gestionali e quelli di bilancio Ifrs.

Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“Il primo trimestre 2023 si chiude con risultati economici in crescita, sostenuti dalla positiva performance dei business liberalizzati dell’energia e dell’ambiente. Confermiamo così la nostra capacità di conquistare nuove quote di mercato, di fornire servizi che riscontrano il favore dei clienti e di saper utilizzare il vantaggio competitivo del nostro diversificato portafoglio di business. La significativa generazione di cassa del trimestre ha consentito di ridurre l’indebitamento e migliorare significativamente il rapporto indebitamento netto/MOL, che si attesta a 2,84x”. 

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“Come evidenziano i solidi risultati raggiunti in questa prima parte dell’anno, la positiva generazione di cassa operativa è stata in grado di coprire integralmente una significativa accelerazione degli investimenti sia organici che per linee esterne, che hanno riguardato prevalentemente il rafforzamento delle infrastrutture e degli impianti gestiti, a beneficio della qualità dei servizi forniti al territorio di riferimento nonché della resilienza delle nostre infrastrutture e impianti. Abbiamo inoltre rafforzato e ottimizzato la struttura del debito grazie alla recente emissione di un sustainability-linked bond del valore di 600 milioni di euro e la contemporanea sottoscrizione di una linea di credito revolving sostenibile da 450 milioni di euro. Due nuovi traguardi nella finanza sostenibile che ci porteranno a destinare più di 1 miliardo di finanziamenti a progetti a favore della transizione green, per traguardare gli obiettivi dell’Agenda 2030 con iniziative concrete e rispondere alle sfide della transizione sostenibile legata al tessuto sociale e industriale. Questa operazione, particolarmente apprezzata dal mercato, garantisce ulteriore flessibilità finanziaria”.

Ricavi per oltre 5,6 miliardi 

Nel primo trimestre 2023, i ricavi sono stati pari a 5.628,9 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto ai 5.312,0 milioni dell’analogo periodo del 2022. A questo risultato hanno contribuito in particolare i settori dell’energia - principalmente per i maggiori volumi venduti di energia elettrica conseguenti al rafforzamento dell’azione commerciale e all’avvio dei lotti vinti in salvaguardia lo scorso autunno - e il settore ambiente, grazie anche alle acquisizioni nel mercato delle bonifiche e del trattamento dei rifiuti industriali. Inoltre, si segnala la crescita del fatturato dei servizi energia e l’aumento delle attività per servizi a valore aggiunto per i clienti. Questi incrementi sono stati parzialmente ridotti dai minori quantitativi di gas venduto a causa del clima particolarmente mite. 

Margine operativo lordo (MOL)* in aumento a 410,2 milioni 

Il margine operativo lordo al 31 marzo 2023 sale a 410,2 milioni di euro, (+9,4%) rispetto ai 375,1 milioni dei primi tre mesi del 2022. La buona crescita è riconducibile in particolare al contributo complessivo delle aree energy e alle buone performance dell’area ambiente. 

Risultato operativo netto* in crescita e risultato ante-imposte* stabile

Il risultato operativo netto* al 31 marzo 2023 sale a 236,1 milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto ai 221,2 milioni del primo trimestre 2022. La performance è positiva anche dopo maggiori ammortamenti per il significativo incremento degli investimenti e accantonamenti al fondo svalutazione crediti per l’aumento del fatturato, anche sui mercati di ultima istanza. Il risultato ante-imposte* si attesta a 191,7 milioni di euro, in linea con il dato al 31 marzo 2022, considerato l’incremento dell’incidenza della gestione finanziaria principalmente per le linee di credito a medio lungo termine stipulate nel 2022. La struttura finanziaria risulta oggi maggiormente rafforzata per assicurare il Gruppo dai potenziali rischi liquidità derivanti dalle tensioni sui mercati, garantire l’attività operativa e l’importante attività di investimento del Gruppo.

Utile netto* in crescita a 140,3 milioni

Grazie a un tax rate pari al 26,8%, in calo rispetto all’esercizio precedente, l’utile netto* sale a 140,3 milioni di euro (+1,2%), rispetto ai 138,6 milioni del primo trimestre 2022. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti* del Gruppo si attesta a 128,2 milioni di euro, in crescita (+0,7%) rispetto ai 127,3 milioni al 31 marzo 2022. 

Investimenti operativi in decisa crescita e rafforzamento della solidità del Gruppo 

Gli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, sono pari a 155,7 milioni di euro in forte crescita (+20,5%) rispetto ai 129,2 milioni al 31 marzo 2022 e sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta pari a 3.777,6 milioni di euro, in calo di 472,2 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2022. A riprova della solidità finanziaria dell’azienda, il rapporto debito netto/MOL* scende a 2,84x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility.