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null Adaptation: viaggio inedito nei territori che si stanno adattando alla crisi climatica. Il webdoc “Friuli Venezia Giulia”
31/01/2024
Adaptation: viaggio inedito nei territori che si stanno adattando alla crisi climatica. Il webdoc “Friuli Venezia Giulia”

Migliorare la qualità della vita nelle città riducendo la carbon footprint e puntando sul riciclo e il riuso dei materiali, tutelare le foreste e i fiumi, trovare nuove forme di convivenza con le sue lagune, la nuova puntata del webdoc Adaptation.it racconta, con al partecipazione di AcegasApsAmga, le sfide che la regione del nordest ha raccolto con grande senso di responsabilità. 

Salvare il ‘soldato’ Tagliamento dagli eccessivi prelievi idrici ora che le stagioni calde e siccitose durano molto più che in passato si può fare, ma prima dovrà essere costruita la nuova conduttura che consentirà di prendere l’acqua dal lago di Cavazzo. Il progetto, per ora, è solo sulla carta ma dimostra che il Friuli Venezia Giulia ha un’idea chiara di come affrontare gli impatti futuri della crisi climatica. Di acqua qui ce n’è ancora tanta ma non ci si adagia sugli allori, per questo le 7 Società che assicurano l’approvvigionamento agli abitanti della regione si sono consorziate nel segno dello ‘smart water management’. Si tratta di una modalità ultratecnologica per gestire il ciclo idrico, grazie alla realizzazione di ‘gemelli digitali’ degli acquedotti che consentiranno di rilevare in tempo reale perdite e danni ed effettuare diagnosi predittive sullo stato delle infrastrutture. 

Scopri il webdoc 

“I cambiamenti climatici impongono nuove sfide su fronti solo apparentemente opposti: la necessità di tutelare la risorsa idrica dai fenomeni siccitosi e l’urgenza di trovare soluzioni agli eventi metereologici estremi – spiega l’ing. Massimo Battiston, Rappresentante della Rete Smart Water Management e Direttore Generale di CAFC S.p.A. – e proprio per questo appare evidente come gestori del Servizio Idrico Integrato della Regione Giulia Venezia Giulia, che il risparmio dell’acqua, la manutenzione e il monitoraggio delle reti, la cultura del riuso del recupero di materie dalla depurazione delle acque, il controllo qualità, le buone pratiche di risparmio idrico rappresentino le condizioni necessarie per la costruzione di un modello di vita sostenibile e rispettoso della risorsa acqua. 
L’adattamento è un’avventura, una sfida per la convivenza con il cambiamento climatico che riguarda tutti. In questo senso CAFC ha partecipato a questo progetto, sia come gestore che come partner della Rete SWM, facendo conoscere l’obiettivo della neutralità carbonica da raggiungere sia attraverso i progetti di efficientamento sia tramite la compensazione delle emissioni residue avvalendosi di realtà presenti sul territorio come il Consorzio Boschi Carnici, il trattamento ed il recupero dei fanghi in un Hub dedicato per tutta la rete dei gestori del SII del FVG in Comune a San Giorgio di Nogaro, il recupero e la lavorazione delle sabbie per il mondo dell’edilizia”

L’acqua serve a tutti, alle persone, agli animali e alle piante che grazie agli studi condotti dai ricercatori dell’Università di Udine avranno nuovi alleati contro funghi e batteri. Questi agenti patogeni proliferano a causa delle mutate condizioni climatiche e, ci hanno spiegato, sono ormai in grado di fare anche il temuto ‘salto di specie’, da un cereale a un frutto, per esempio.
L’agricoltura è una pratica delicata e i prodotti chimici usati per trattare i campi hanno un alto costo ambientale. Ecco perché in questa puntata abbiamo voluto dare risalto al lavoro di Agrivello, una startup universitaria che ha trovato il modo di trasformare la lana delle pecore in fertilizzante naturale. Operazione simile verrà compiuta nell’impianto di depurazione di CAFC a San Giorgio di Nogaro dove, invece, saranno i fanghi provenienti dal sistema fognario, una volta trattati ed essiccati, a diventare pellet da usare in agricoltura. 

Adattamento vuol dire avere una visione prospettica, vuol dire scommettere. Scommettere anche su business che fino a ieri non esistevano. Come ha fatto RE49, una piccola azienda di Gonars che crea scarpe con la tela degli ombrelloni da spiaggia e delle vele delle barche. Oppure scommettere su una città, rendendola meno impattante sull’ambiente e più efficiente. Esattamente quello che è l’obiettivo di AcegasApsAmga che tra pochi mesi inizierà a mettere a terra il piano di elettrificazione dei moli del porto di Trieste. Quei moli dove attraccano le navi da crociera che tutti i rapporti internazionali classificano come i più inquinanti tra i mezzi di trasporto che si muovono nell’area mediterranea.

"I fenomeni legati al cambiamento climatico sono ormai una realtà tangibile - spiega Roberto Gasparetto, Amministratore Delegato AcegasApsAmga – quello che, come gestori di impianti e servizi, possiamo e dobbiamo fare è sviluppare infrastrutture adeguate per prevenire tali fenomeni, promuovendo l'adattamento anche e soprattutto attraverso la collaborazione tra enti e aziende.  
Abbiamo partecipato a questo progetto, nel capitolo dedicato al Friuli Venezia Giulia, sia come AcegasApsAmga sia come partner della Rete SWM Gestori Servizio Idrico FVG portando soluzioni concrete, nate da una strategia di servizio al territorio. Un racconto di collaborazione e di innovazione tecnologica, dall'elettrificazione delle banchine di Trieste che stiamo portando avanti con AdSPMAO e Terna, al trattamento dei reflui al depuratore di Servola, mettendo in campo un vero e proprio governo dell’impatto ambientale grazie al supporto di OGS e Asugi. Ma anche progetti come la riqualificazione del complesso Venus di Marina Julia, realizzata da HSE, e la creazione del gemello digitale della rete idrica triestina evidenziano l'importanza della collaborazione con cittadini ed enti locali, azioni che anticipano l'evolversi degli scenari climatici futuri, promuovendo la riduzione dell'impatto ambientale e adattandosi al cambiamento."

Il Friuli Venezia Giulia, infine, afflitto come tutte le regioni montane da uno scarso innevamento che sta diventando cronico (-63% tra 2022 e 2023), lancia un segnale di speranza al mondo. I suoi due ghiacciai, quello del Monte Canin e quello del Montasio, godono, tutto sommato, di buona salute. Si sono molto ridotti da un secolo a questa parte, ovvio, ma gli esperti li hanno chiamati i “ghiacciai resilienti” perché grazie alla loro posizione e al fatto che i detriti caduti dall’alto li hanno parzialmente ricoperti resistono fieramente alla fusione. Ve lo raccontiamo con interviste e approfondimenti nel capitolo “Scrigni d’alta quota”.

“Girare per il Friuli Venezia Giulia è stata un’esperienza eccezionale. Abbiamo percorso 2400 km in due settimane, visitando luoghi meravigliosi e incontrando persone visionarie e appassionate”, spiega il giornalista Marco Merola, ideatore del progetto Adaptation. “Il ricordo più bello è legato al Lago di Verzegnis dove abbiamo incontrato casualmente un team dell’Ente di Tutela del Patrimonio Ittico della Regione. Non avevamo un’intervista pianificata con loro eppure sono stati estremamente disponibili a raccontarci del loro lavoro e li abbiamo seguiti mentre stavano monitorando lo stato di salute dei pesci. Ecco, dare voce agli ‘eroi’ dell’adattamento è parte della nostra missione”. 

Cos’è ADAPTATION 

ADAPTATION è un progetto giornalistico internazionale nato per documentare la convivenza tra l’uomo, la tecnologia e la natura nell’era della climate crisis. Ogni giorno i media di tutto il mondo rilanciano notizie di catastrofi naturali legate al cambiamento climatico e disegnano scenari drammatici per il futuro. Da più parti vengono invocate decisioni radicali dei governi per ridurre le emissioni di CO2 nell'atmosfera mentre l'Intergovernmental Panel on Climate Change avverte che restano solo pochi anni per salvare il pianeta. 
A una domanda, però, non viene mai data risposta: cosa sta facendo l'umanità per salvare se stessa? 
Tecnologie innovative, storie di luoghi che cambiano, terre che si rigenerano, persone in prima fila nella lunga marcia dell'adattamento, questo è ciò che racconta ADAPTATION, un webdoc (www.adaptation.it) che sfrutta le potenzialità della comunicazione digitale per parlare a pubblici diversi e di tutte le età. 
La crew di ADAPTATION sta realizzando, in Italia e nel mondo, reportage di 'constructive journalism' focalizzati sulle soluzioni più che sulle criticità. 
Se innalzamento delle temperature, fusione dei ghiacci, devastanti periodi di siccità sono fatti incontrovertibili, l'Adattamento è la risposta per continuare a sperare, a vivere, a progredire.