Testata - Il sistema fognario di Trieste

Il sistema fognario di Trieste

Servizi Acqua Il ciclo idrico integrato La rete fognaria intelligente per prevenire gli allagamentiIl sistema fognario di Trieste

Descrizione - Il sistema fognario di Trieste

Le linee strategiche per la fognatura e relativo sistema di depurazione nel Comune di Trieste sono state tracciate nel 1936 dall'Ing. Cambon, già ordinario di idraulica all'Università di Bucarest. Il sistema fognario del Comune di Trieste, di tipo misto, raccoglie le acque meteoriche e quelle reflue mediante una rete di canalizzazioni e di tratti di torrenti intubati intercettati nella parte inferiore del corso d'acqua mediante opere idrauliche che conferiscono le acque di magra in due collettori principali:

  • collettore di massima della zona bassa lungo la linea di costa;
  • collettore di massima della zona alta a una quota intermedia.

Il sistema fognario triestino comprende circa 370 km di condotte e 60 km di canali etorrenti tombati. Le tubazioni di piccolo diametro sono per la maggiore parte in grès, quelle più recenti in PVC e quelle con diametro maggiore principalmente in calcestruzzo vibro-compresso, con saltuari tratti in acciaio (condotte in pressione). La rete fognaria succomprende, inoltre, 20 stazioni di sollevamento e 6 opere di captazione dei principali torrenti coperti.

Questo sistema convoglia i reflui verso l'impianto di depurazione di Servola dove le acque vengono sottoposte ad un trattamento di tipo chimico-fisico (mentre per la parte fanghi è prevista la digestione anaerobica riscaldata con il recupero del biogas prodotto). Le acque vengono poi smaltite nel mare mediante una condotta sottomarina di oltre 7 km di lunghezza che le diffonde mediante un sistema di "torrini" posizionati nell'ultimo tratto della condotta stessa. L'impianto si trova ai piedi del colle di Servola, occupa una superficie di 12.500 mq ed è caratterizzato dai seguenti sistemi di processo:

  • una linea liquami, dallo sbocco dei due collettori fognari (alto e basso) all'ingresso dell'impianto sino allo smaltimento in mare in prossimità dei diffusori della condotta sottomarina posta al largo del porto di Trieste;
  • una linea fanghi provenienti dalle sedimentazioni finali dei liquami con relativo processo di trattamento e disidratazione meccanica finale degli stessi in un altro sito con valori di secco pari al 34%;
  • una linea biogas derivante dal processo di digestione anaerobica riscaldata dei fanghi con recupero utilizzato per il riscaldamento stesso dei fanghi primari previo filtraggio per ridurne impurità e umidità; " una linea sabbie, materiali grigliati e olii provenienti rispettivamente dal dissabbiatore, dalle griglie grossolane iniziali, dai rotostacci fini e dal comparto di dissabbiatura-disoleatura;
  • una condotta sottomarina di oltre 7 km di lunghezza composta da due rami, che raggiunge la profondità di 20 metri e diffonde le acque mediante un sistema di 600 "torrini", posizionati sulle parti terminali di entrambi i rami per una estensione complessiva di 1.500 m, a oltre 3.000 metri di distanza da qualsiasi punto della costa, che consente di sfruttare le ulteriori capacità autodepurative e di disinfezione del mare e permette un'ampia e immediata diluizione del refluo depurato; l'integrità della condotta è verificata annualmente con visite ispettive subacquee.

I liquami fognari provenienti dalla zona industriale di Trieste, dai Comuni di Muggia, San Dorligo della Valle, nonché dalla zona sud dell'abitato di Trieste, unitamente alle portate di magra dei torrenti Pozar, Zaule e Sant'Antonio, vengono convogliati al depuratore di Zaule mediante un sistema di collettori che fanno capo al collettore costiero di Muggia, al collettore EZIT e al collettore del canale industriale di Zaule. L'impianto di Zaule è situato a sud est della città, e si affaccia sul Canale navigabile in diretta comunicazione con il mare ed è di tipo biologico a fanghi attivi con annesso trattamento terziario dei liquami (denitrificazione) per la rimozione dell'azoto, mentre per la parte fanghi è prevista anche la digestione anaerobica riscaldata con il recupero del biogas prodotto; recentemente è stato potenziato con una fase di affinamento limitata a una parte della portata, per consentire il riuso dei reflui depurati, soprattutto per utenze industriali. Il biogas prodotto è stoccato in un gasometro di circa 600 mc. Il gas viene bruciato provvisoriamente in una torcia da 70 mc/h. L'effluente depurato è pompato mediante il sollevamento finale dell'impianto composto da quattro pompe della portata di 220 l/s ciascuna, nella vasca di carico della condotta a mare ubicata nell'area dell'impianto di Servola e quindi scaricato in mare aperto.

Completano il sistema di depurazione della città di Trieste gli impianti di Basovizza e Barcola. Il primo è un impianto di depurazione biologico a fanghi attivi, ubicato sull'altopiano carsico, l'altro è situato sul lungomare di Barcola ed effettua un pretrattamento fisico del liquame in arrivo. L'impianto di depurazione di Basovizza, che è situato sull'altipiano carsico a est di Trieste, adotta il processo a fanghi attivi secondo il sistema di aerazione a cicli alternati di nitrificazione-denitrificazione ed ha una potenzialità di 3,7 l/s. È costituito da:

  • linea acque composta da: grigliatura fine, ossidazione biologica (a fanghi attivi), sedimentazione finale, eventuale disinfezione, scarico delle acque reflue nel sottosuolo;
  • linea fanghi composta da: ricircolo fanghi attivi, pompaggio fanghi di supero alla digestione aerobica, smaltimento fanghi con il trasferimento all'impianto di Zaule mediante autobotte.

L'impianto di pretrattamento di Barcola è situato a nord della città e siaffaccia sul mare. Si compone di:

  • 12 camerette di intercettazione e di sollevamento adibite alla captazione delle acque di magra e di altrettanti torrenti e colatori che convogliano le acque in pressione mediante pompe sommerse all'impianto di pretrattamento;
  • 1 impianto di pretrattamento composto di grigliatura fine che produce vaglio che viene compattato, insaccato e stoccato in appositi cassonetti per il successivo invio all'inceneritore;
  • dissabbiatore aerato-disoleatore tipo Popel; le sabbie estratte sono separate da un classificatore, lavate e stoccate in apposito cassonetto per l'invio in discarica, mentre gli oli e i grassi prodotti in questa stazione vengono stoccati in appositi contenitori e periodicamente inviati allo smaltimento. All'impianto di pretrattamento è annesso il sollevamento finale;
  • condotta di scarico in acciaio protetto catodicamente lunga circa 1 km.

Nel prossimo futuro la rete fognaria sarà estesa ai borghi carsici orientali (Opicina, Banne, Padriciano, Trebiciano, Gropada e Basovizza), fisicamente separati dal restante territorio comunale dal ciglione carsico, posto a un'altezza di circa 400 m. La rete di collegamento dei borghi procederà, seguendo la pendenza naturale, da Basovizza verso Opicina dove confluirà nel collegamento in cunicolo, già realizzato, con il collettore massimo della Zona alta.

Il sistema fognario di San Dorligo della Valle

Il sistema fognario del Comune di San Dorligo della Valle è di tipo misto, raccoglie le acque meteoriche e quelle reflue mediante una rete di canalizzazioni che conferiscono le acque di magra, a servizio di quattro aree comunali distinte, nei seguenti collettori principali:

  • collettore principale che inizia dall'abitato di Sant'Antonio in Bosco e Moccò. Lungo il torrente scende a valle raccogliendo anche la fognatura degli abitati di Bagnoli e di Dolina, per collegarsi al depuratore di Dolina;
  • collettore che inizia dall'abitato di San Giuseppe della Chiusa scendendo a valle raccoglie anche la fognatura degli abitati di Log e Domio, per collegarsi in Comune di Trieste al collettore che recapita i reflui al depuratore di Zaule;
  • collettore che raccoglie la fognatura della zona industriale Ezit, per collegarsi in Comune di Trieste ad un altro collettore che recapita i reflui al depuratore di Zaule;
  • collettore che raccoglie la fognatura dell'abitato di Prebenico al depuratore di Prebenico.

L'impianto di depurazione di Dolina è situato sulla riva destra del torrente

Rosandra, in Strada provinciale della Rosandra, nella zona artigianale di Dolina. Adotta il processo a fanghi attivi secondo il sistema di ossidazione ad aerazione prolungata ed ha una potenzialità di circa 2700 abitanti equivalenti.È costituito da:

  • linea acque composta da: grigliatura grossolana, ossidazione biologica (a fanghi attivi), sedimentazione finale, eventuale disinfezione, scarico delle acque reflue nel torrente Rosandra;
  • linea fanghi composta da: ricircolo fanghi attivi e smaltimento fanghi in eccesso nella sedimentazione con il trasferimento all'impiantodi Zaule mediante autobotte.

L'impianto di depurazione di Prebenico è in corso di dismissione e la rete fognaria di Prebenico sarà collegata a quella del Comune di Muggia.

Il sistema fognario di Duino Aurisina

Il sistema fognario del Comune di Duino-Aurisina è di tipo separato per la parte al servizio dell'abitato di Duino mentre è di tipo misto per la parte dell'abitato di Sistiana.

I liquami provenienti dall'abitato cittadino di Duino vengono raccolti da una rete fognaria di tipo nera e vengono convogliati ad un piccolo depuratore situato lungo la strada in discesa che porta al porticciolo.

L'impianto di depurazione di Duino è di tipo seminterrato al fine di minimizzare l'impatto ambientale nel contesto cittadino. Il depuratore è progettato per circa 750 abitanti equivalenti ed una portata influente dei liquami di circa 60-100 mc/giorno. Il tipo di processo depurativo adottato è di tipo biologico secondario a fanghi attivi con biomassa sospesa ad ossidazione totale che consente di ottenere elevate rese di rimozione degli inquinanti. Fondamentalmente lo stesso è costituito da:

  • linea acque composta da: sollevamento iniziale, grigliatura fine, ossidazione biologica a fanghi attivi, sedimentazione finale, comparto di disinfezione dell'effluente mediante acido peracetico e scarico a mare;
  • linea fanghi composta da: ricircolo fanghi, pompaggio dei fanghi di supero ad un piccolo accumulo/ispessitore, smaltimento dei fanghi di supero prodotti con il trasferimento all'impianto di Zaule mediante autobotte.

L'impianto di depurazione di Sistiana riceve i liquami provenienti dall'abitato di Sistiana, Aurisina, Visogliano ed in parte anche di Santa Croce.

La rete fognaria è di tipo misto. Il depuratore è posizionato all'interno della baia di Sistiana. È progettato per circa 3500 abitanti equivalenti ed una portata influente dei liquami di circa 800-1000 mc/giorno.

Il tipo di processo depurativo adottato nell'impianto di depurazione di Sistiana è di tipo biologico ossidativo a fanghi attivi con biomassa sospesa e stabilizzazione aerobica separata dei fanghi attivi. Fondamentalmente lo stesso è costituito da:

  • linea acque composta da: grigliatura fine, sollevamento iniziale, ossidazione biologica a fanghi attivi, comparto di digestione aerobica separata fanghi, sedimentazione finale, comparto di disinfezione, scarico a mare attraverso un'apposita condotta sottomarina dedicata di lunghezza complessiva di circa 1,7 Km;
  • linea fanghi composta da: ricircolo fanghi, pompaggio dei fanghi di supero prodotti dall'ossidazione al comparto aerato di stabilizzazione aerobica, successivo pompaggio dei fanghi di surplus ad ispessitore statico prima di essere trasferiti all'impianto di Zaule mediante autobotte. Sono presenti anche dei letti di essiccamento per i fanghi (si tratta di letti di emergenza) che non vengono utilizzati per evidenti motivi di formazione di odori maleodoranti specialmente nei mesi estivi. I reflui trattati dagli impianti sono immessi in mare nel Golfo di Trieste con una condotta lunga oltre 7 km la cui sezione di imbocco è collocata nell'area finale dell'impianto di Servola. In questo punto viene convogliato anche il refluo trattato dall'impianto di Zaule.

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