Siamo partiti dall’identificazione di alcuni primi utilizzi e dalle caratteristiche tecniche/meccaniche che i tubi devono possedere per questo impiego. Il primo cantiere, in cui abbiamo previsto l’installazione di tubazioni in plastica riciclata, copre un chilometro di rete elettrica, in parte nel territorio di Modena e in parte in quello di Imola. Il secondo cantiere interessa, invece, due chilometri di rete fognaria nel comune di Bellaria- Igea Marina (RN), portando così ulteriore valore aggiunto al Piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, ovvero la più grande opera di risanamento fognario mai realizzata in Italia.

Per lo sviluppo della pre-produzione e per i collaudi in laboratorio, invece, Hera si è avvalsa delle competenze di Idrotherm 2000, eccellenza italiana nella realizzazione di tubazioni per servizi a rete: questo ci ha permesso di ottenere tubi di polietilene multistrato a basso impatto ambientale, derivante per almeno il 70% da materiale di recupero e, come tale, certificato PSV (Plastica Seconda Vita). Con un conseguente risparmio stimato in 126,6 tonnellate di C0₂ (pari alle emissioni annue di 95 vetture di media cilindrata).

Dopo questa prima fase, la sperimentazione potrebbe essere estesa ad altri cantieri e, in prospettiva, ad altri impieghi, consentendo così di raggiungere nuovi e importanti obiettivi di sostenibilità.

Sempre nell’ottica di creare valore condiviso, come afferma Alessandro Baroncini, Amministratore Delegato di Inrete, società del Gruppo Hera: “Crediamo sia importante sfruttare al massimo le competenze, le risorse e l’orientamento all’innovazione espressi dal Gruppo Hera e da un’eccellenza come Aliplast, continuando così, anche nella realizzazione delle tante reti che supportano i nostri servizi, a creare valore condiviso nell’interesse dell’ambiente e di tutte le comunità servite”.