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Il biodiesel nasce anche dall'olio alimentare usato

Servizi Ambiente Economia circolareIl biodisel nasce anche dall'olio alimentare usato dai rifiuti organici al biometano

Descrizione - Il biodiesel

Anche dagli oli vegetali si può estrarre combustibile. L’olio vegetale esausto di uso domestico, come quello di frittura, recuperato dalla multiutility attraverso i contenitori stradali e le stazioni ecologiche viene trasformato in biodiesel, che a sua volta viene usato per alimentare i mezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti urbani.

 

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Oggi è possibile grazie a una partnership strategica che abbiamo attivato con Eni, e che si inserisce tra le numerose iniziative avviate nella nostra transizione a un’economia circolare. In che modo nasce il bio diesel? Recuperiamo gli oli vegetali esausti di uso domestico, come quelli di frittura, attraverso circa 800 contenitori stradali e in circa 130 stazioni ecologiche. Inviamo gli oli alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera. Qui sono lavorati per realizzare un diesel contenente il 15% di componente rinnovabile.
Il biocarburante, poi, alimenterà una parte dei nostri mezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti urbani sul territorio servito.

Come funziona il servizio di raccolta olio per i cittadini?

Gli oli possono essere conferiti, oltre che nelle stazioni ecologiche, anche nelle colonnine stradali. Queste ultime hanno una capacità di 240 litri e consentono di raccogliere l’olio da recuperare attraverso uno sportellino. Ricorda che l’olio non va versato direttamente nelle colonnine, ma conferito all’interno di bottiglie o flaconi di plastica chiusi con il loro tappo. Per individuare il punto di raccolta più vicino a te, puoi utilizzare la nostra app “Il Rifiutologo”, scaricabile gratuitamente

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