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La principale fonte di approvvigionamento del sistema acquedottistico AcegasApsAmga, nell'area padovana, è costituita da un insieme di falde idriche nella pianura a nord della città di Vicenza. I pozzi di attingimento sono circa trenta e l'ottima qualità dell'acqua da essi prelevata viene costantemente controllata dal Laboratorio di analisi costituito con l'Azienda di Vicenza (circa 30.000 misure annue). La zona di ricarica delle falde è inoltre monitorata da una rete di altri 80 pozzi (detti spia). E' in funzione un impianto di filtrazione a carboni attivi per abbattere l'eventuale presenza in alcuni pozzi di solventi clorurati. La portata emunta dai pozzi (1400 l/s) viene trasportata a Padova attraverso 3 condotte: la canaletta (una condotta a pelo libero costruita nel 1888), una condotta in pressione di diametro di 900 mm (dal 1958) e una condotta in pressione di diametro di 1300 mm (dal 2001).
Il primo progetto per la gestione dell'acqua viene presentato a Padova da Vincenzo Stefano Breda nel 1885 . Il progetto si concretizza nel 1888 con la messa in funzione della prima condotta che porta acqua dalle sorgenti di Dueville nel Vicentino a Padova. Nel 1891 il comune riscatta la Società gestendola direttamente. Il secondo acquedotto viene inaugurato nel 1958. Nel 1984, dall'unificazione delle aziende di acqua e gas, nasce l'AMAG, che diventa azienda speciale nel 1996. Nel 1999 viene inaugurato il terzo acquedotto.
Per la captazione dall'acquifero del vicentino e per il trasporto attraverso le adduttrici nel territorio comunale padovano sono richiesti 1.300.000 KWh/anno.
L'acquedotto di Padova è dotato dei seguenti impianti di trattamento:
Come disinfettante viene utilizzato l'ipoclorito di sodio, come preclorazione in partenza della adduttrici nel vicentino, e clorogas, in postclorazione finale eseguita direttamente sugli impianti di sollevamento e immissione nella rete cittadina.
La distribuzione dell'acqua, dopo la fase di captazione, avviene mediante condotte e serbatoi di stoccaggio di diversa tipologia e dimensione. Dai serbatoi di stoccaggio e compenso partono le reti idriche interne, composte da condotte che permettono di avvicinare l'acqua ai centri abitati e alle reti urbane, ossia tubazioni attraverso le quali l'acqua viene trasferita alle abitazioni.
Organi d'intercettazione, quali valvole e valvole, sfiati, riduzioni di diametro, idranti, misuratori di portata, vengono utilizzati per:
La rete padovana è composta da: